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vampire knight

vampire knight
La mia storia? una tragedia, la mia vita? non ne parliamo, mi chiedete chi sono? un mostro, chi lo dice? il mondo intero. Chiunque mi guardi e non sa che cosa ero prima della trasformazione, cioè un’ umana come loro, mi giudicano una belva sanguinaria incapace di intendere e di volere solo chi è come me! un mostro può comprendere la mia profonda ed inutile sofferenza perché non serve a nulla torturarsi e maltrattarsi per qualcosa di cui non può cambiare. Non parlo solo come licantropo ma anche come vampiro, i miei genitori? mi hanno sbattuto le porte in faccia non appena ho detto "licantropo" senza troppi preamboli mi chiedete perché non ho insistito per spiegarglielo? Non mi hanno dato il tempo, li hanno uccisi entrambi, gli amici? possono andarsi a fare fottere, sono tutti stronzi almeno i miei, mi hanno abbandonato non appena hanno sentito puzza di bruciato, meschino da parte loro. Ora vivo in una comunità di licantropi ovviamente vi chiederete e i vampiri? bè sono nemici giurati di noi lupi che volete che vi dica? che sono insopportabili? ma non è così almeno a me non danno fastidio e solo che non appena sento che sono vicini rabbrividisco istintivamente e dentro sento bruciare un liquido denso che vuole fuoriuscire e sbatte contro la mia fragile corazza di pelle scura e delicata essendo una ragazza mi sembra più che giusto essere delicata, ma lo odio perché spesso non riesco a controllarmi e la rabbia suscita il liquido facendolo ribollire nelle vene e innescando la trasformazione dopodichè chi ci capisce qualcosa è bravo, si perde la testa anche se dentro sono ancora io capisco la morte di una persona ma in quel momento non me ne frega molto. Io personalmente mi lascio trasportare dall'istinto di sopravvivenza e chi avrà la meglio sull'altro sarà il vincitore qualche volta sono riuscita a trattenermi dal non strappare quel cuore pulsante che si sente sotto quella pelle di marmo dura e pressoché infrangibile apparte per ovviamente i bei denti di licantropo che a quanto pare ancora non si è ben capito cosa possa veramente fermarli ovviamente riuscirei a sfondare un camion solo con gli artigli ma spesso mi trattengo dal straziare i corpi di quegli innumerevoli umani che mi capitano sotto le fauci, giuro, da umana non farei mai una cosa del genere la sofferenza più grande e che quando alla fine della caccia svengo o mi ritrasformo senza svenire tornado in forma umana nuda tra boschi ricordo tutto quello che ho fatto e tutte le vittime dei nostri massacri, entriamo nelle case e straziamo le famiglie ovviamente vado in città per cacciare ma sono abbastanza cosciente che se resto in città e svengo li qualcuno sicuramente riuscirà a farmi fuori l'unico posto sicuro? è ovvio solo la profondità del bosco dove pochi riescono a sopravvivere ed io ci riesco senza troppi sforzi non siamo così cattivi come si può pensare noi cacciamo gli umani una volta l'hanno il resto lo cacciamo tra i boschi e tentiamo di non far mai soffrire nessuno ma quando arriva quel fatidico giorno in cui l'alfa dice "oggi è giorno di alleggerire la comunità degli umani" nessuno e felice ma è come una vecchia usanza della paura, noi abbiamo molta paura che loro diventino molto potenti e poi non facciamo altro che nutrirci lasciando qualche ferito grave che dopo pochi giorni diventa uno di noi tentiamo di lasciare vivi solo i più giovani indovinate un po' quanto giovani? spesso bambini, alcune volte ragazzi il branco e costituito da una comunità di più di quattrocento licantropi di cui solo il quaranta percento è maggiorenne io ho sedici anni ne dimostro dodici ma non importa relazioni con gli umani? ma siamo fuori? mi ucciderebbero senza pietà per un affronto del genere e con questo vi dico che la mia storia continua e che continua ad essere un disastro totale, vi vorrei raccontare tutto se solo vorrete.


Kaala Dente Sottile

domenica 4 aprile 2010

Ayashi No Ceres






Ayashi No Ceres (si pronuncia "aiasci no seres" non ceres come la birra)



TRAMA



La Storia comincia presentando la protagonista principale, Aya Mikage, e suo fratello gemello Aki, in una comune vita spensierata.Le loro vite verranno stravolta il giornodel loro sedicesimo compleanno quando i due ricevono dai genitori la notizia che la famiglia Mikage ha organizzato una festa per loro e che quindi non potranno festeggiare con gli amici come avrebbero voluto. Aya e Aki non sono entusiasti, ma non hanno molta scelta e alla fine decidono di raggiungere i parenti, ma durante la giornata accadono fatti ambigui, mai capitati prima di allora, infatti Aya, dopo aver recuperato la borsa di una signora che era stata derubata, cade accidentalmente da un soprapassaggio su di una strada, quando oramai si sarebbe vista urtare violentemente il suolo, il suo corpo levita dolcemente nell’aria, appoggiandosi delicatamente al suolo. Certo non son cose da tutti i giorni, difatti Aya rimane in mezzo di strada incredula senza rendersi conto che una macchina sta per investirla e quando se ne avvede è talmente terrorizzata che non riesce a muovere passo…ed è qui che entra in scena un altro bellissimo quanto misterioso personaggio (Toya) che sbucando dal nulla quasi, la salva portandola sul marciapiede. Aya sinceramente rimane colpita dall’accaduto e quando vorrebbe ringraziare il ragazzo, questo è sparito nel nulla lasciandola sul marciapiede circondata da persone preoccupate. Aki e Aya, dopo la scuola, tornano a casa e nel pomeriggio si dirigono nella villa della famiglia Mikage, ma fin da subito capiscono che non dev’essere una festa quella organizzata dato che facce serie e preoccupate li osservano; i due fratelli si siedono a capo di un lungo tavolo ove ai lati sono riuniti tutti i parenti, dopo alcuni momenti due persone portano ad Aya un pacchetto. Quando Aya apre il pacco rimane alquanto sorpresa nel vedere al suo interno una mano mummificata, ma mentre lei la osserva indenna, Aki subisce delle ferite su tutto il corpo…e da qui inizia tutto scoprendo che Aya è la reincarnazione della Dea Celeste Ceres che maledisse la famiglia Mikage e che ora quest’ultima vuole uccidere Aya per far sì che la Dea non si risvegli. Incredibile, certo Aya non riesce a credere che la sua famiglia voglia ucciderla, ma fortunatamente Toya ritorna dal nulla e la salva dalla triste sorte. Da questo violento inizio ha il continuo una storia colma di dolore ove Aya sfugge alla famiglia ogni giorno maggiormente cosciente di Ceres che arriva a parlarle come le due personalità si fossero ben distinte, un folle esperimento che solo alla fine verrà chiarito, la scoperta che ci sono molteplici discendenti della Dea Ceres e Aya deve resistere a tutto questo lottando contro la sua famiglia, lottando contro le avversità del destino, viaggiando in lungo e in largo alla ricerca dei discendenti della Dea.



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